Il progetto consiste nella creazione di una struttura con una capacità ricettiva di 1.060 posti barca per yacht fino a 75 metri e con ampi servizi a terra.
«Entro 6 mesi l’ inizio dei lavori» Assicurazioni dall’ amministratore dello «Yacht Resort»
«Count down» per il nuovo porto turistico di Marsala, una volta che è stato già firmato da il contratto di sviluppo che destina un finanziamento di 25 milioni di euro di cui 13 milioni a fondo perduto e 12 a tasso agevolato.
Dino Barraco «Entro sei mesi l’ inizio dei lavori per il nuovo porto turistico di Marsala». E’ quanto assicura l’ ingegnere Massimo Ombra, amministratore unico del «Marsala Yacht Resort», la società che realizzerà a nuova struttura portuale denominata «Marina di Marsala», destinata a dare una svolta alla politica turistico -portuale alla nautica da diporto a Marsala. L’ impegno manifestato da Massino Ombra è conseguente al fatto che entro il mese di febbraio,come dall’ accordo sancito ieri nell’ ultimo incontro alla Regione, sarà posto fine all’ iter per la conces sione delle aree demaniali che rientrano nel progetto del nuovo porticciolo turistico. «Noi – dice Massimo Ombra – abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto del nuovo porto turistico fin dal 2008 e l’ anno successivo abbiamo presentato il progetto secondo quanto previsto dalla Legge Burlando.
Da parte nostra abbiamo fatto tutto quanto era previsto; stiamo ora lavorando alacremente sul porto ed ormai siamo proprio agli sgoccioli con la Regione per la firma formale della concessione delle aree, l’ atto che consente di venire in possesso delle aree demaniali che sono attorno alla struttura portuale». Una volta venuta in possesso delle aree in questione la «Myr» per la prossima estate potrà iniziare i lavori per la «Marina di Marsala». «Saranno forse poco visibili – tiene a precisare Massimo Ombra -perché cominceranno con la creazione dei cassoni che verranno poggiati sul fondo del mare per creare “la diga antemurale” ma contiamo di avviare i lavori proprio durante la stagione estiva. Si inizierà con tutta una serie di opere che sono esterne alla concessione: prima la diga foranea che consente di mettere in sicurezza l’ intero bacino proteggendolo dalle correnti di scirocco che da sempre interrano il porto di Marsala, quindi tutte le opere che consentiranno di spostare gli attuali operatori portuali, particolarmente i pescatori, che sono oggi nell’ area destinata a noi in virtù proprio della concessione delle aree». A questo punto è il caso di dire di essere davvero al «Count down» per il nuovo porto turistico di Marsala, una volta che è stato già firmato da il contratto di sviluppo che destina un finanziamento di 25 milioni di euro di cui 13 milioni a fondo perduto e 12 a tasso agevolato ed ora è pronta la firma dell’ accordo di concessione delle aree. Altri 3 milioni di euro andranno invece alla collegata società Mire. Si tratta di un milione e 500 mila euro a fondo perduto e altrettanto a tasso agevolato per la realizzazione di una struttura ricettiva destinata a sorgere nell’ area dell’ ex «El Patio» di Piazza Piemonte e Lombardo, già sede della discoteca «Octopus». La firma del contratto di sviluppo era, in pratica, l’ ultimo atto di un lungo e tormentato iter burocratico -amministrativo che ha riguardato il nuovo porto turistico che ha in sé tanti risvolti positivi sotto il profilo occupazionale e dello sviluppo del turismo nauticodella città. Il progetto consiste nella creazione di una struttura con una capacità ricettiva di 1.060 posti barca per yacht fino a 75 metri e con ampi servizi a terra (quali una club -house, negozi, bar, ristoranti, market, attività commerciali, agenzie turistiche, palestra, piscine, parcheggi, distributori carburanti e tanti altri servizi). L’ area dove tutto questo è destinato a sorgere è pienamente integrata con il tessuto urbano circostante e si trova a pochi passi dal centro storico,facendo da cerniera di collegamento dei flussi turistici tra il porto e la città. Il progetto, prevede inoltre una concessione demaniale marittima per una superficie di 316.863 metri quadrati di cui 220.503 di specchi d’ acqua e 96.360 metri quadrati di aree a terra per la durata di 90 anni. (*DIBA*)
Da parte nostra abbiamo fatto tutto quanto era previsto; stiamo ora lavorando alacremente sul porto ed ormai siamo proprio agli sgoccioli con la Regione per la firma formale della concessione delle aree, l’ atto che consente di venire in possesso delle aree demaniali che sono attorno alla struttura portuale». Una volta venuta in possesso delle aree in questione la «Myr» per la prossima estate potrà iniziare i lavori per la «Marina di Marsala». «Saranno forse poco visibili – tiene a precisare Massimo Ombra -perché cominceranno con la creazione dei cassoni che verranno poggiati sul fondo del mare per creare “la diga antemurale” ma contiamo di avviare i lavori proprio durante la stagione estiva. Si inizierà con tutta una serie di opere che sono esterne alla concessione: prima la diga foranea che consente di mettere in sicurezza l’ intero bacino proteggendolo dalle correnti di scirocco che da sempre interrano il porto di Marsala, quindi tutte le opere che consentiranno di spostare gli attuali operatori portuali, particolarmente i pescatori, che sono oggi nell’ area destinata a noi in virtù proprio della concessione delle aree». A questo punto è il caso di dire di essere davvero al «Count down» per il nuovo porto turistico di Marsala, una volta che è stato già firmato da il contratto di sviluppo che destina un finanziamento di 25 milioni di euro di cui 13 milioni a fondo perduto e 12 a tasso agevolato ed ora è pronta la firma dell’ accordo di concessione delle aree. Altri 3 milioni di euro andranno invece alla collegata società Mire. Si tratta di un milione e 500 mila euro a fondo perduto e altrettanto a tasso agevolato per la realizzazione di una struttura ricettiva destinata a sorgere nell’ area dell’ ex «El Patio» di Piazza Piemonte e Lombardo, già sede della discoteca «Octopus». La firma del contratto di sviluppo era, in pratica, l’ ultimo atto di un lungo e tormentato iter burocratico -amministrativo che ha riguardato il nuovo porto turistico che ha in sé tanti risvolti positivi sotto il profilo occupazionale e dello sviluppo del turismo nauticodella città. Il progetto consiste nella creazione di una struttura con una capacità ricettiva di 1.060 posti barca per yacht fino a 75 metri e con ampi servizi a terra (quali una club -house, negozi, bar, ristoranti, market, attività commerciali, agenzie turistiche, palestra, piscine, parcheggi, distributori carburanti e tanti altri servizi). L’ area dove tutto questo è destinato a sorgere è pienamente integrata con il tessuto urbano circostante e si trova a pochi passi dal centro storico,facendo da cerniera di collegamento dei flussi turistici tra il porto e la città. Il progetto, prevede inoltre una concessione demaniale marittima per una superficie di 316.863 metri quadrati di cui 220.503 di specchi d’ acqua e 96.360 metri quadrati di aree a terra per la durata di 90 anni. (*DIBA*)